RELAZIONE ANTICORRUZIONE

Codice fiscale Amministrazione Denominazione Amministrazione Nome RPC Cognome RPC Data di nascita RPC Qualifica RPC Data inizio incarico di RPC Il RPC svolge anche le funzioni di Responsabile della trasparenza: (Si/No) Organo d'indirizzo  (solo se RPC manca, anche temporaneamente, per qualunque motivo) Nome Presidente Organo d'indirizzo (rispondere solo se RPC è vacante) Cognome Presidente Organo d'indirizzo (solo se RPC è vacante) Data di nascita Presidente Organo d'indirizzo (solo se RPC è vacante) Motivazione dell'assenza, anche temporanea, del RPC Data inizio vacanza RPC (solo se RPC è vacante)
86001550580 COMUNE DI VIVARO ROMANO (Rm) D'ALESSANDRO RITA 03/09/1976 DIPENDENTE COMUNALE CAT C 01/11/2014 SI            

 

ID Domanda Risposta (Max 2000 caratteri)
1 CONSIDERAZIONI GENERALI SULL’EFFICACIA DELL’ATTUAZIONE DEL PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE (PTPC) E SUL RUOLO DEL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE (RPC)  
1.A Stato di attuazione del PTPC  - Valutazione sintetica del livello effettivo di attuazione del PTPC indicando i fattori che hanno determinato l’efficacia delle misure attuate Il livello effettivo di attuazione del Piano Triennale Prevenzione Corruzione può definirsi soddisfacente. In relazione alle aree di rischio individuate dal Piano si è provveduto ad attuare tutte le misure previste nello stesso. Sono state inoltrate agli uffici circolare e materiale per sviluppare la sensibilità dell'apparato burocratico verso la prevenzione della corruzione.  
1.B Aspetti critici dell’attuazione del PTPC - Qualora il PTPC sia stato attuato parzialmente, indicare le principali motivazioni dello scostamento tra quanto attuato e quanto previsto dal PTPC La principale criticità è dovuta al fatto che per un'attuazione non solo formalistica ma concreta delle misure anticorruzione è necessario ripensare l'intero sistema informativo gestionale dell'Ente, per tracciare i procedimenti, le comunicazioni e i flussi sui processi dell’Ente. Il sistema informativo dovrà consentire di reperire informazioni e di effettuare reporting sui processi dell’ente. Altro elemento di criticità è stata l'iniziale poca sensibilità della struttura burocratica per l'attuazione del Piano Triennale Prevenzione Corruzione percepito come “l'ennesimo adempimento burocratico”.
1.C Ruolo del RPC - Valutazione sintetica dell’impulso e coordinamento del RPC rispetto all’attuazione del PTPC individuando i fattori che ne hanno supportato l’azione Il ruolo di impulso del Responsabile Prevenzione Corruzione è stato rivolto principalmente nel coinvolgimento della struttura burocratica per la prevenzione della corruzione. Nel secondo semestre è stata effettuata la formazione del personale mediante messa a disposizione di documenti e circolari sulla tematica di cui alla Legge n. 190/2012,  in materia di trasparenza ed etica pubblica al fine della promozione di un clima organizzativo orientato all'etica e all'integrità dell'amministrazione.
1.D Aspetti critici del ruolo del RPC - Illustrare i fattori che hanno ostacolato l’azione di impulso e coordinamento del RPC rispetto all’attuazione del PTPC Gli aspetti critici che hanno di fatto ostacolato l'azione di impulso e coordinamento del Responsabile Prevenzione Corruzione sono rappresentati principalmente da una scarsa disponibilità di risorse finanziarie e umane. L'accavallarsi degli innumerevoli adempimenti burocratici è spesso stata di ostacolo alla partecipazione contemporanea di tutti il personale alla formazione. A ciò si aggiunge l'esiguo numero di personale in un comune di piccola densità demografica che devono far fronte a problematiche rilevanti, spesso urgenti e di impatto immediato sulla cittadinanza.

 

ID Domanda Risposta (inserire "X" per le opzioni di risposta selezionate) Ulteriori Informazioni
(Max 2000 caratteri)
2 GESTIONE DEL RISCHIO    
2.A Indicare se sono stati effettuati controlli sulla gestione delle misure di trattamento dei rischi di corruzione:    
2.A.1 X  
2.A.2 No, anche se la misura era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2014    
2.A.3 No, la misura non era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2014    
2.A.4 Se non sono stati effettuati controlli, indicare le motivazioni del loro mancato svolgimento:    
2.B Se sono stati effettuati controlli, indicare in quali delle seguenti aree sono state riscontrate irregolarità: (più risposte possibili)    
2.B.1 Acquisizione e progressione del personale    
2.B.2 Affidamento di lavori, servizi e forniture    
2.B.3 Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario    
2.B.4 Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario    
2.B.5 Aree di rischio ulteriori (elencare quali)    
2.C Se sono stati effettuati controlli, indicare come sono stati svolti nonché i loro esiti:   Controlli a campione di regolarità amministrativa sugli atti. Gli esiti finali non hanno evidenziato gravi irregolarità.
2.D Indicare se le attività ispettive sono state incluse tra le aree esposte a rischio di corruzione:    
2.D.1 Sì (indicare le eventuali irregolarità riscontrate)    
2.D.2 No, l’amministrazione non svolge attività ispettive    
2.D.3 No, anche se la misura era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2014    
2.D.4 No, la misura non era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2014 X  
2.E Formulare un giudizio sul modello di gestione del rischio (Qualora si ritenesse necessaria una revisione del modello, indicare le modifiche da apportare):    
3 MISURE ULTERIORI    
3.A Indicare se sono state attuate misure ulteriori rispetto a quelle obbligatorie:    
3.A.1 X  
3.A.2 No, anche se era previsto dal PTPC con riferimento all’anno 2014    
3.A.3 No, non era previsto dal PTPC con riferimento all’anno 2014    
3.B. Se sono state attuate misure ulteriori, indicare se tra di esse rientrano le seguenti misure: (più risposte possibili)    
3.B.1 Attivazione di una procedura per la raccolta di segnalazioni da parte della società civile riguardo a eventuali fatti corruttivi che coinvolgono i dipendenti nonché i soggetti che intrattengono rapporti con l’amministrazione (indicare il numero di segnalazioni nonché il loro oggetto) X Non sono pervenute segnalazioni anche in forma anonima, di condotte illecite e/o episodi di cattiva amministrazione, o casi di conflitto di interessi.
3.B.2 Iniziative di automatizzazione dei processi per ridurre i rischi di corruzione (specificare quali processi sono stati automatizzati) X Informatizzazione del sistema di protocollo e archiviazione informatica dei documenti.
3.B.3 Attività di vigilanza nei confronti di enti e società partecipate e/o controllate con riferimento all’ adozione e attuazione del PTPC o di adeguamento del modello di cui all’art. 6 del D.Lgs. 231/2001 (solo se l’amministrazione detiene partecipazioni in enti e società o esercita controlli nei confronti di enti e società) X L'Ente non ha società partecipate e/o controllate.
3.C Se sono state attuate misure ulteriori, formulare un giudizio sulla loro attuazione indicando quelle che sono risultate più efficaci nonché specificando le ragioni della loro efficacia:    
3.D Indicare le eventuali misure ulteriori che l’Ente dovrebbe adottare e attuare per rendere più efficace la prevenzione della corruzione:    
4 TRASPARENZA    
4.A Indicare se è stato informatizzato il flusso per alimentare la pubblicazione dei dati nella sezione “Amministrazione trasparente”:    
4.A.1    
4.A.2 No, anche se la misura era prevista dal PTTI con riferimento all’anno 2014    
4.A.3 No, la misura non era prevista dal PTTI con riferimento all’anno 2014 X  
4.B Se è stato informatizzato il flusso della pubblicazione dei dati, indicare quali tra i seguenti dati è pubblicato sulla base di un flusso informatizzato: (più risposte possibili)    
4.B.1 Dirigenti (art. 15 del d.lgs. n. 33/2013)    
4.B.2 Consulenti e collaboratori (art. 15 del d.lgs. n. 33/2013)    
4.B.3 Atti di concessione e vantaggi economici comunque denominati (art. 26 del d.lgs. n. 33/2013)    
4.B.4 Beni immobili e gestione del patrimonio (art. 30 del d.lgs. n. 33/2013)    
4.B.5 Servizi erogati (art. 32 del d.lgs. n. 33/2013)    
4.B.6 Tempi di pagamento (art. 33 del d.lgs. n. 33/2013)    
4.B.7 Tipologie di procedimento (art. 35 del d.lgs. n. 33/2013)    
4.B.8 Contratti (art. 37 del d.lgs. n. 33/2013)    
4.C Indicare se sono pervenute richieste di accesso civico:    
4.C.1 Sì (riportare il numero di richieste pervenute e il numero di richieste che hanno dato corso ad un adeguamento nella pubblicazione dei dati)    
4.C.2 No X  
4.D Indicare se sono state irrogate sanzioni in materia di trasparenza di cui all’art. 47 del d.lgs. 33/2013: (più risposte possibili)    
4.D.1 Sì, nei confronti degli organi di indirizzo politico (indicare il numero di sanzioni)    
4.D.2 Sì, nei confronti dei dirigenti responsabili della pubblicazione (indicare il numero di sanzioni)    
4.D.3 Sì, nei confronti degli amministratori societari che non hanno comunicato dati ai soci pubblici (indicare il numero di sanzioni)    
4.D.4 No, anche se è stato disciplinato il procedimento con l’adozione di un regolamento    
4.D.5 No, non è stato disciplinato il procedimento X  
4.D.6 No, non sono state riscontrate inadempienze    
4.E Indicare se sono stati svolti monitoraggi sulla pubblicazione dei dati:    
4.E.1 Sì (indicare la periodicità dei monitoraggi e specificare se essi hanno riguardato la totalità oppure un campione di obblighi) X Report sulla rilevazione della qualità dei dati pubblicati attraverso il sistema “Bussola della Trasparenza”
4.E.2 No, anche se era previsto dal PTTI con riferimento all’anno 2014    
4.E.3 No, non era previsto dal PTTI con riferimento all’anno 2014    
4.F Formulare un giudizio sul livello di adempimento degli obblighi di trasparenza indicando quali sono le principali inadempienze riscontrate nonché i principali fattori che rallentano l’adempimento:   Il livello di adempimento agli obblighi di trasparenza copre le aree di informazioni maggiori, relative agli organi istituzionali, ai dipendenti, agli atti e provvedimenti amministrativi. Ancora carente è la parte inerente il monitoraggio dei tempi del procedimento e la parte inerente la pianificazione e il governo del territorio
5 FORMAZIONE DEL PERSONALE    
5.A Indicare se è stata erogata la formazione dedicata specificamente alla prevenzione della corruzione:    
5.A.1 X  
5.A.2 No, anche se la misura era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2014    
5.A.3 No, la misura non era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2014    
5.B Se non è stata erogata la formazione in materia di prevenzione della corruzione, indicare le ragioni della mancata erogazione:    
5.C Se è stata erogata la formazione in materia di prevenzione della corruzione, indicare quali tra i seguenti ne sono ne stati i destinatari: (più risposte possibili)    
5.C.1 Responsabile della prevenzione della corruzione X  
5.C.2 Organi di controllo interno    
5.C.3 Dirigenti    
5.C.4 Dipendenti X  
5.D Se è stata erogata la formazione in materia di prevenzione della corruzione, indicare quali tra le seguenti materie ne sono stati i contenuti: (più risposte possibili)    
5.D.1 Normativa anticorruzione e trasparenza X  
5.D.2 Piano triennale di prevenzione della corruzione X  
5.D.3 Programma triennale per la trasparenza e l’integrità X  
5.D.4 Gestione del rischio    
5.D.5 Codici di comportamento X  
5.D.6 Inconferibilità e  incompatibilità degli incarichi e conflitto d’interessi X  
5.D.7 Normativa sui contratti pubblici    
5.D.8 Tutela del dipendente pubblico che segnala gli illeciti (whistleblowing) X  
5.D.9 Normativa penale sulla corruzione    
5.D.10 Altro (specificare i contenuti)    
5.E Se è stata erogata la formazione in materia di prevenzione della corruzione, indicare quali soggetti tra i seguenti hanno erogato contenuti: (più risposte possibili)    
5.E.1 SNA    
5.E.2 Università    
5.E.3 Altro soggetto pubblico (specificare quali)    
5.E.4 Soggetto privato (specificare quali)    
5.E.5 Formazione in house X Segretario Comunale
5.E.6 Altro (specificare quali)    
5.F Se è stata erogata la formazione in materia di prevenzione della corruzione, indicare quale sono stati i criteri per l’affidamento degli incarichi di docenza   La formazione per i Responsabile Prevenzione Corruzione ed i dipendenti è stata erogata in house.
5.G Se è stata erogata la formazione in materia di prevenzione della corruzione, formulare un giudizio sulla formazione erogata con particolare riferimento all’appropriatezza di destinatari e contenuti rispetto alla graduazione dei livelli di rischio per aree e ambiti dell’amministrazione:   La formazione erogata ha consentito di fornire i primi elementi sulle materie trattate. Le tematiche dovranno essere oggetto di approfondimento. Sicuramente dovranno essere sviluppate ulteriori iniziative formative sui temi dell’etica e della legalità e dovranno essere organizzati appositi focus group, composti da un numero ristretto di dipendenti, per l'esame di casi concreti dell’amministrazione al fine di far emergere il principio comportamentale eticamente adeguato nelle diverse situazioni,
6 ROTAZIONE DEL PERSONALE    
6.A Indicare il numero di unità di personale dipendente di cui è composta l’amministrazione:    
6.A.1 Numero dirigenti    
6.A.2 Numero non dirigenti   5
6.B Indicare se è stata effettuata la rotazione del personale:    
6.B.1 Sì (riportare i dati quantitativi di cui si dispone relativi alla rotazione dei dirigenti e dei funzionari)    
6.B.2 No, anche se la misura era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2014    
6.B.3 No, la misura non era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2014 X  
6.C Se non è stata effettuata la rotazione, indicare le ragioni della mancata rotazione:   Il Comune  è un Ente privo di dirigenza, sono individuate solo le Posizioni Organizzative ai sensi degli art. 8 – 11 del CCNL 31.3.1999, non appare direttamente applicabile la soluzione della rotazione tra i responsabili di categoria D, poiché i titolari di PO, a differenza dei dirigenti, rivestono ruolo di responsabili dei procedimenti e hanno compiti pratici e non solo direttivi, pertanto verrebbe a mancare del tutto il requisito di professionalità e la continuità della gestione amministrativa ed anche lo specifico titolo di studio richiesto per espletare l’incarico.
6.D Se è stata effettuata la rotazione, indicare in quale area è stata effettuata: (più risposte possibili)    
6.D.1 Acquisizione e progressione del personale    
6.D.2 Affidamento di lavori, servizi e forniture    
6.D.3 Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario;    
6.D.4 Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario    
6.D.5 Aree ulteriori (specificare quali)    
6.E Se è stata effettuata la rotazione, formulare un giudizio sulla rotazione del personale    
7 INCONFERIBILITÀ PER INCARICHI DIRIGENZIALI    
7.A Indicare se è stata richiesta la dichiarazione da parte dell’interessato dell’insussistenza delle cause di inconferibilità e incompatibilità:    
7.A.1 X  
7.A.2 No    
7.B Se non è stata richiesta la dichiarazione da parte dell’interessato, indicare le ragioni della mancata richiesta:    
7.C Indicare se sono state effettuate verifiche sulla veridicità delle dichiarazioni rese dagli interessati:    
7.C.1 Sì (indicare il numero di verifiche e il numero di eventuali violazioni accertate)    
7.C.2 No, anche se la misura era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2014    
7.C.3 No, la misura non era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2014 X  
7.D Se non sono state effettuate verifiche, indicare le ragioni del loro mancato svolgimento:    
7.E Formulare un giudizio sulle iniziative intraprese per la verifica delle situazioni di inconferibilità per incarichi dirigenziali:    
8 INCOMPATIBILITÀ PER PARTICOLARI POSIZIONI DIRIGENZIALI    
8.A Indicare se sono pervenute segnalazioni relative alla presenza di situazioni di incompatibilità:    
8.A.1 Sì (indicare il numero di segnalazioni pervenute e il numero di quelle che hanno dato luogo all’accertamento di violazioni)    
8.A.2 No X  
8.B Indicare se sono stati effettuati monitoraggi per verificare la presenza di situazioni di incompatibilità:    
8.B.1 Sì (indicare la periodicità dei controlli e il numero di violazioni accertate)    
8.B.2 No, anche se la misura era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2014    
8.B.3 No, la misura non era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2014 X  
8.C Se non sono stati effettuati monitoraggi, indicare le ragioni del loro mancato svolgimento:    
8.D Formulare un giudizio sulle iniziative intraprese per la verifica delle situazioni di incompatibilità per particolari posizioni dirigenziali    
9 CONFERIMENTO E AUTORIZZAZIONE INCARICHI AI DIPENDENTI    
9.A Indicare se sono state rilasciate autorizzazioni allo svolgimento di incarichi:    
9.A.1 Sì (indicare il numero di richieste autorizzate e il numero di richieste non autorizzate distinguendo tra incarichi retribuiti e gratuiti)    
9.A.2 No X  
9.B Indicare se è stata adottata una procedura prestabilita per il  rilascio delle autorizzazioni allo svolgimento di incarichi:    
9.B.1 X è stato adottato specifico regolamento ai sensi dell'articolo 53 del D.Lgs. 165/2001 e ss.mm.i..
9.B.2 No, anche se la misura era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2014    
9.B.3 No, la misura non era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2014    
9.C Se non è stata adottata una procedura prestabilita, indicare le ragioni della mancata adozione    
9.D Indicare se sono pervenute segnalazioni sullo svolgimento di incarichi extra-istituzionali non autorizzati:    
9.D.1 Sì (indicare le segnalazioni pervenute e il numero di violazioni accertate)    
9.D.2 No X  
9.E Indicare se sono stati effettuati monitoraggi per verificare la presenza di incarichi extra-istituzionali non autorizzati:    
9.E.1 Sì (indicare la periodicità dei controlli e il numero di violazioni accertate)    
9.E.2 No, anche se la misura era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2014    
9.E.3 No, la misura non era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2014 X  
9.F Se non sono stati effettuati monitoraggi, indicare le ragioni del loro mancato svolgimento   Le iniziative sono ritenute sufficienti
10 TUTELA DEL DIPENDENTE PUBBLICO CHE SEGNALA GLI ILLECITI (WHISTLEBLOWING)    
10.A Indicare se è stata attivata una procedura per la raccolta di segnalazione di illeciti da parte di dipendenti pubblici dell’amministrazione:    
10.A.1    
10.A.2 No, anche se la misura era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2014    
10.A.3 No, la misura non era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2014    
10.B Se non è stata attivata la procedura, indicare le ragioni della mancata attivazione: X jn corso attivazione
10.C Se è stata attivata la procedura, indicare attraverso quale tra i seguenti mezzi sono inoltrate le segnalazioni:    
10.C.1 Documento cartaceo    
10.C.2 Email    
10.C.3 Sistema informativo dedicato    
10.C.4 Sistema informativo dedicato con garanzia di anonimato    
10.D Se è stata attivata la procedura, indicare da quali soggetti sono pervenute le segnalazioni:    
10.D.1 Personale dirigente (indicare il numero delle segnalazioni)    
10.D.2 Personale non dirigente (indicare il numero delle segnalazioni)    
10.D.3 Nessuno X  
10.E Se sono pervenute segnalazioni, indicare se esse hanno dato luogo a casi di discriminazione dei dipendenti che hanno segnalato gli illeciti:    
10.E.1 Sì (indicare il numero di casi)    
10.E.2 No    
10.F Indicare se sono pervenute segnalazioni in assenza di una procedura o che non hanno utilizzato la procedura attivata:    
10.F.1 Personale dirigente (indicare il numero delle segnalazioni)    
10.F.2 Personale non dirigente (indicare il numero delle segnalazioni)   8 Più 1 lavoratore socialmente utile
10.F.3 Altro (indicare il numero di segnalazioni e la tipologia di soggetti)    
10.F.4 Nessuna X  
10.G Formulare un giudizio sul sistema di tutela del dipendente pubblico che segnala gli illeciti indicando le misure da adottare per rafforzare la garanzia di anonimato e la tutela da azioni discriminatorie   Il Comune  ha divulgato, tramite circolare gli strumenti messi a disposizione del dipendente che segnala illeciti, con garanzia dell'anonimato. Dovranno essere sviluppate iniziative formative specifiche per favorire comportamenti improntati alla “doverosità” della segnalazione
11 CODICE DI COMPORTAMENTO    
11.A Indicare se è stato adottato il codice di comportamento che integra e specifica il codice adottato dal Governo (D.P.R. n. 62/2013):    
11.A.1 X  
11.A.2 No    
11.B Se è stato adottato il codice di comportamento, indicare se sono stati adeguati gli atti di incarico e dei contratti alle previsioni del D.P.R. n. 62/2013 e delle eventuali integrazioni previste dal codice dell’amministrazione:    
11.B.1 X  
11.B.2 No    
11.C Se è stato adottato il codice di comportamento, indicare se sono pervenute richieste di parere relative all’applicazione del D.P.R. n. 62/2013 e delle eventuali integrazioni previste dal codice dell’amministrazione:    
11.C.1 Sì (indicare il numero di pareri rilasciati)    
11.C.2 No X  
11.D Se è stato adottato il codice di comportamento, indicare se sono pervenute segnalazioni relative alla violazione del D.P.R. n. 62/2013 e delle eventuali integrazioni previste dal codice dell’amministrazione :    
11.D.1 Sì (indicare il numero delle segnalazioni pervenute e il numero di violazioni accertate)    
11.D.2 No X  
11.E Se sono pervenute segnalazioni, indicare se esse hanno dato luogo a procedimenti disciplinari:    
11.E.1 Sì (indicare il numero di procedimenti disciplinari specificando il numero di quelli che hanno dato luogo a sanzioni)    
11.E.2 No    
11.F Formulare un giudizio sulle modalità di elaborazione e adozione del codice di comportamento:   Il Comune ha pubblicato il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici sul proprio sito web istituzionale, sulla rete Intranet e lo ha altresì inviato a tutto il personale dipendente. E' stato inserito specifico articolo negli schemi contrattuali.,
12 PROCEDIMENTI DISCIPLINARI E PENALI    
12.A Indicare se nel corso del biennio 2013-2014 sono pervenute segnalazioni che prefigurano responsabilità disciplinari o penali legate ad eventi corruttivi:    
12.A.1 Sì (indicare il numero di segnalazioni pervenute e il numero di quelle che hanno dato luogo all’avvio di procedimenti disciplinari o penali)    
12.A.2 No X  
12.B Indicare se nel corso del biennio 2013-2014 sono stati avviati procedimenti disciplinari per fatti penalmente rilevanti a carico dei dipendenti:    
12.B.1 Sì (indicare il numero di procedimenti)    
12.B.2 No X  
12.C Se nel corso del biennio 2013-2014 sono stati avviati procedimenti disciplinari per fatti penalmente rilevanti a carico dei dipendenti, indicare se tali procedimenti hanno dato luogo a sanzioni:    
12.C.1 Sì, multa (indicare il numero)    
12.C.2 Sì, sospensione dal servizio con privazione della retribuzione (indicare il numero)    
12.C.3 Sì, licenziamento (indicare il numero)    
12.C.4 Sì, altro (specificare quali)    
12.D Se nel corso del biennio 2013-2014 sono stati avviati procedimenti disciplinari per fatti penalmente rilevanti a carico dei dipendenti, indicare se i fatti penalmente rilevanti sono riconducibili a reati relativi a eventi corruttivi (Indicare il numero di procedimenti per ciascuna tipologia distinto tra dirigenti e non dirigenti; lo stesso procedimento può essere riconducibile a più reati):    
12.D.1 Sì, peculato – art. 314 c.p.    
12.D.2 Si, Concussione - art. 317 c.p.    
12.D.3 Sì, Corruzione per l’esercizio della funzione - art. 318 c.p.    
12.D.4 Sì, Corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio –art. 319 c.p.    
12.D.5 Sì, Corruzione in atti giudiziari –art. 319ter c.p.    
12.D.6 Sì, induzione indebita a dare o promettere utilità – art. 319quater c.p.    
12.D.7 Sì, Corruzione di persona incaricata di pubblico servizio –art. 320 c.p.    
12.D.8 Sì, Istigazione alla corruzione –art. 322 c.p.    
12.D.9 Sì, altro (specificare quali)    
12.D.10 No    
12.E Se i fatti penalmente rilevanti sono riconducibili a reati relativi a eventi corruttivi, indicare a quali aree di rischio sono riconducibili i procedimenti penali (Indicare il numero di procedimenti per ciascuna area distinto tra dirigenti e non dirigenti):    
12.E.1 Acquisizione e progressione del personale    
12.E.2 Affidamento di lavori, servizi e forniture    
12.E.3 Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario;    
12.E.4 Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario    
12.E.5 Altre aree dell’amministrazione (indicare quali)    
13 ALTRE MISURE    
13.A Indicare se sono stati effettuati monitoraggi per verificare l’esistenza di situazioni in cui dipendenti pubblici cessati dal servizio sono stati assunti o hanno svolto incarichi professionali presso soggetti privati destinatari dell’attività dell’amministrazione secondo quanto previsto dall’art. 53, comma 16-ter del d.lgs. 165/2001:    
13.A.1 Sì (indicare il numero di casi monitorati e il numero di violazioni accertate distinguendo tra assunzioni e incarichi professionali)    
13.A.2 No, anche se la misura era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2014    
13.A.3 No, la misura non era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2014 X  
13.B Indicare se sono stati effettuati monitoraggi per accertare il rispetto del divieto di contrattare contenuto nell’art. 53, comma 16-ter del d.lgs. n. 165/2001:    
13.B.1 Sì (indicare il numero di casi monitorati e il numero di violazioni accertate)    
13.B.2 No, anche se la misura era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2014    
13.B.3 No, la misura non era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2014 X  
13.C Indicare se sono pervenute segnalazioni relative alla violazione dei divieti contenuti nell’art. 35 bis del d.lgs. n. 165/2001:    
13.C.1 Sì (indicare il numero di segnalazioni pervenute e il numero di violazioni accertate)    
13.C.2 No X  
13.D Indicare se sono stati effettuati monitoraggi per verificare il rispetto dei divieti contenuti nell’art. 35 bis del d.lgs. n. 165/2001:    
13.D.1 Sì (indicare la periodicità dei controlli e il numero di violazioni accertate)    
13.D.2 No, anche se la misura era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2014    
13.D.3 No, la misura non era prevista dal PTPC con riferimento all’anno 2014 X  
13.E Indicare se ci sono stati casi di attivazione delle azioni di tutela previste in eventuali protocolli di legalità o patti di integrità inseriti nei contratti stipulati:    
13.E.1 Sì (indicare il numero di contratti interessati dall’avvio di azioni di tutela)    
13.E.2 No X  
13.F Indicare se è stata effettuata la rotazione degli incarichi di arbitrato:    
13.F.1 Sì (specificare se sono stati adottati criteri di pubblicità dell’affidamento di incarichi)    
13.F.2 No, anche se sono stati affidati incarichi di arbitrato    
13.F.3 No, non sono stati affidati incarichi di arbitrato X  
13.G Indicare se sono pervenuti suggerimenti e richieste da parte di soggetti esterni all’amministrazione con riferimento alle politiche di prevenzione della corruzione: (più risposte possibili)    
13.G.1 Sì, suggerimenti riguardo alle misure anticorruzione    
13.G.2 Sì, richieste di chiarimenti e approfondimenti riguardanti le misure anticorruzione adottate    
13.G.3 No X  
13.H Formulare un giudizio sulle misure sopra citate specificando le ragioni della loro efficacia oppure della loro mancata adozione o attuazione:    

PNRR PUI

Attuazione del PNRR - Fondi Europei,
Supporto ai Comuni
per lo sviluppo economico - sociale,
Formazione professionale
Interventi di ristrutturazione,
adeguamento sismico,
efficientamento energetico ecosostenibile ed abbattimento delle barriere
architettoniche dell’edificio denominato "ex Scuola materna di Via dei Piani",
nel Comune di Vivaro Romano (RM).

Progetto definitivo - Link